Retribuzione da diritto a optional, Usl

Retribuzione da diritto a optional, Usl

RETRIBUZIONE: DA DIRITTO A OPTIONAL
22/04/15 – Da tempo sono all’ordine del giorno notizie relative a licenziamenti collettivi, se non addirittura di chiusure di aziende che rappresentavano un punto di forza per San Marino, sia in termini occupazionali che di immagine.
L’escalation dei licenziamenti è ormai prassi comune di un mercato del lavoro sempre più in carenza d’ossigeno per svariati motivi sia esterni che interni, con il conseguente ricorso al sistema degli ammortizzatori sociali, la cui autonomia non sarà infinita.
Un nuovo fenomeno, sicuramente allarmante, sta emergendo prepotentemente. Sempre più spesso ci troviamo di fronte ad aziende che non pagano gli stipendi e i contributi, o che provvedono a farlo in ritardo costringendo i dipendenti a prenderne atto passivamente pur di non rischiare il posto di lavoro.
Ci sono stati segnalati anche casi di mancata erogazione della Cassa Integrazione e della Cassa Edile da parte di diversi datori di lavoro, oltre alla pratica infelice di corrispondere semplici acconti sulle mensilità di spettanza, finalizzati esclusivamente ad evitare che il lavoratore presenti le dimissioni per giusta causa trascorse tre mensilità non pagate.
“E’ inaccettabile che in uno stato di diritto i lavoratori si trovino costretti a rivolgersi alle Organizzazione Sindacali per vedere tutelato il più elementare diritto alla retribuzione. Riteniamo prioritario il riconoscimento sia dei doveri, sia dei diritti dei lavoratori e crediamo sia doveroso che tutte le parti politiche e sociali in causa vigilino sull’effettività della loro tutela”, dichiara il Segretario Federazione Industria e Artigianato Francesca Busignani che conclude: “Siamo consapevoli delle difficoltà delle imprese dovute alla crisi, ma allo stesso tempo siamo fermamente convinti che il non rispetto dei diritti sia un ulteriore aggravante anche per l’immagine di San Marino. Un sistema è appetibile se viene garantita la certezza del diritto e delle regole, altrimenti si rischia di attrarre soggetti poco seri. Questo non è tollerabile, questa non deve essere San Marino”.
                                                                                
La Segreteria Industria e Artigianato

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