A 200 metri dalla riva sono state trovate flora e fauna mai viste alle nostre latitudini.
A scoprire tutto ciò sono state la Cooperativa Bagnini, il Sub Riccione e la Fondazione Cetacea.
E’ infatti stata rilevata la presenza di un’incredibile biodiversità marina instauratasi, nel tempo, sulla superficie della barriera e negli interstizi presenti fra i sacchi.
Per far conoscere, valorizzare e proteggere questa oasi sommersa, è stato ideato il progetto “Riccione: il mare nascosto” con il marchio Blennius.
Verranno organizzate durante l’estate varie escursioni per osservare la biodiversità marina, passeggiate notturne sulla spiaggia, snorkeling e immersioni con bombole sulla barriera.
Fonte: “Il Corriere di Romagna”