Riforma della pubblica amministrazione

Riforma della pubblica amministrazione

REPUBBLICA DI SAN MARINO
Ufficio Stampa del Congresso di Stato

COMUNICATO

Riforma PA al via
L’Assemblea Consiliare fa propri i principi della riforma illustrati
dal Segretario di Stato Ciavatta.
Al Governo un anno di tempo per predisporre gli interventi prioritari

Dopo aver ottenuto l’apprezzamento da parte del Sindacato, la relazione del Segretario di Stato per gli Affari Interni, Valeria Ciavatta, ha incassato questa mattina l’adesione anche da parte del Consiglio Grande e Generale.
Al termine di un lungo dibattito, in tarda mattinata, è stato infatti approvato dall’assemblea consiliare, con votazione palese (per alzata di mano), senza alcun voto contrario, l’ordine del giorno presentato dai gruppi di maggioranza sulla riforma della pubblica amministrazione.
Il Consiglio Grande e Generale – si legge nell’ordine del giorno – “fa propria l’articolata ed esauriente Relazione del Segretario di Stato per gli Affari Interni, che approfondisce i nodi nevralgici della riforma e
– individua soluzioni precise per la riforma istituzionale della funzione amministrativa e del management,
– indica concretamente il percorso e gli indirizzi per la riorganizzazione della PA e la revisione degli organici e degli istituti collegati e
– delinea gli ambiti in cui intervenire per il completamento della riforma”.
Fissa inoltre le seguenti priorità: a) – la riforma istituzionale della funzione amministrativa, per realizzare la separazione delle responsabilità amministrative da quelle politiche; b) – la riorganizzazione della PA e dei suoi servizi, per porre fine quanto prima ad una condizione di “provvisorietà” e attuare le strategie di efficienza e innovazione.

Il Consiglio impegna quindi il Governo ad attuare entro il 30 giugno 2008, una serie di interventi, tra cui la ridefinizione dei ruoli del Management pubblico con competenze e strumenti di autonomia; la riprogettazione della macrostruttura; la determinazione dei dipartimenti svincolata dalle deleghe politiche; la definizione di una nuova legge sulla dirigenza pubblica; la regolamentazione di modalità più efficaci di selezione per il reclutamento del personale; la riorganizzazione della PA che preveda accorpamenti, che riconsideri i ruoli di AASFN e AASP, e contempli la dismissione di alcune attività non strategiche; la semplificazione delle procedure contabili e finanziarie e nuove forme di controllo; una revisione degli organici che, partendo dal fabbisogno quali-quantitativo di personale, si concentri sul superamento dei mansionari e sull’introduzione dei profili di ruolo, con riduzione e semplificazione delle qualifiche ed una previsione dei titoli di studio rispondente alle nuove esigenze di professionalità; una disciplina degli inquadramenti che consenta di utilizzare il personale già in forza nel settore pubblico allargato, di cogliere la complessità e le diversità esistenti; una nuova regolamentazione di alcuni istituti di pubblico impiego indispensabili alla revisione degli organici e agli inquadramenti.

Sulla scorta dell’ordine del giorno, che sposa le linee d’intervento e le proposte della riforma così come delineati nella relazione del Segretario di Stato per gli Interni, il Governo può ora iniziare a concretizzare la riforma della PA. Il processo sarà lungo e, assicura Ciavatta, “sarà fatto coi piedi per terra”. Ma inizierà subito. Già nella prossima settimana, come concordato lunedì scorso, si incontreranno di nuovo le delegazioni di Governo e Sindacato per una programmazione del confronto. Il primo punto che sarà affrontato sarà relativo alle regole per gli Inquadramenti.

Per visualizzare l’Ordine del Giorno sulla riforma della PA:
http://www.interni.segreteria.sm/index.php?id=383

San Marino, 16 maggio 2007

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