Riforma regolamento consiliare, Idee, proposte Ps – Upr

Riforma regolamento consiliare, Idee, proposte Ps – Upr

RIFORMA REGOLAMENTO CONSILIARE

IDEE, PROPOSTE PARTITO SOCIALISTA – UNIONE PER LA REPUBBLICA

PS ed UPR hanno esaminato il documento di discussione relativo alla riforma del regolamento consiliare. Le due forze politiche, pur confermando la propria volontà nel fornire un contributo propositivo rispetto ad un tema da tempo oggetto di discussione, ritengono doveroso porre una serie di temi che rientrano coerentemente sul piano delle regole del gioco. È impossibile pensare, infatti, di dividere la riforma del regolamento consiliare da altri punti strettamente collegati e da tempo rinviati.

 

Lo Statuto delle Opposizioni

A sette anni dal varo della corrente legge elettorale rimane del tutto disattesa la previsione relativa all’introduzione, nel nostro sistema, di uno Statuto delle opposizioni. Come in tutti i sistemi parlamentari, anche a San Marino, si assiste ad una progressiva semplificazione della dialettica dei poteri, con un tendenziale appiattimento del potere legislativo su quello esecutivo: la vita del Consiglio Grande e Generale appare sempre più finalizzata all’affermazione dell’indirizzo politico governativo, al punto che ne risente anche l’esercizio della funzione di controllo esercitato dall’aula consiliare.

 

La proposta di uno Statuto delle Opposizioni

Accanto alla riforma del regolamento consiliare deve marciare contemporaneamente il varo dello Statuto delle opposizioni nell’ambito di una revisione degli equilibri tra maggioranza e opposizione. Se la legge elettorale ha rafforzato il principio della governabilità parimenti occorre un rafforzamento del ruolo del Consiglio Grande e Generale e del suo compito di controllo. Non è più accettabile registrare una prolungata riluttanza su questo punto partendo da una puntuale applicazione della logica maggioranza ed opposizione nella composizione delle Commissioni Consiliari e degli organi di garanzia.

1)    Previsione di una composizione paritaria negli organi di garanzia (Commissione Affari di Giustizia, Controllo Finanza Pubblica etc…) con l’attribuzione alla minoranza della Presidenza;
2)    Garanzia della discussione (prima lettura) dei progetti di legge presentati dalla minoranza entro 30 giorni dalla loro previsione – o di Ordini del giorno presentati in C. G. e G.;
3)    Presidenza delle Commissioni Consiliari Permanenti alla minoranza (in subordine ampliamento dei poteri del Vice Presidente, oggi del tutto inesistenti);
4)    Il Governo, nel predisporre il programma dei lavori consigliari, dovrà tenersi preliminarmente in contatto con i capigruppo di minoranza e lo stesso dicasi per la programmazione dei lavori delle commissioni consiliari permanenti o speciali;
5)    Ultima dichiarazione di voto spetta ad un rappresentante opposizione;
6)    Ruolo dei Segretari di Stato nel dibattito consiliari (oggi intervengono ai dibattiti alla stregua dei membri del Consiglio Grande e Generale);
7)    Ufficio di Segreteria: vi deve essere una rappresentanza paritaria fra maggioranza e opposizione in quanto per i ruoli che ricopre la maggioranza può influenzare pesantemente i lavori consiliari.

Considerazioni sulle attività istituzionali

 

Dignità delle attività consiliari

Riteniamo prioritario porre estrema attenzione ai costi della politica, ma rileva lo sbilancio notevole fra maggioranza/governo e opposizione. Tale condizione si rileva nella predisposizione di testi legislativi sia nelle possibilità che ha la maggioranza, tramite il personale politico presente nelle Segreterie di Stato / Coordinatori di Dipartimento di avere supporto politico / istituzionale alla propria attività con personale assunto e pagato dallo Stato.  L’aumento degli impegni in capo ai consiglieri, soprattutto in gruppo di media consistenza numerica ( 4 – 8) inizia ad essere un fattore di criticità per chi svolte la libera professione, è imprenditore o è dipendente nel settore privato. In media – da un calcolo UPR – le attività consiliari / politiche in capo a un membro del Consiglio Grande e Generale dell’opposizione nel 2013 a anche nel 2014 sono circa di 95 giorni. Il fattore è maggiormente critico per l’opposizione in quanto il governo sempre più spesso fa ricorso ai Decreti (Legge / Delegati / Reggenziali) che richiedono una tempestiva discussione in CGG all’atto della ratifica, elemento che oggettivamente mette in difficoltà le liste di opposizione in quanto gli emendamenti del Governo arrivano sempre in sede di ratifica. Altro aspetto sono le sedute notturne necessarie negli ultimi casi per porre rimedio ai ritardi del Governo: ci sono delle regole minime e non è serio avere sedute di oltre 20 ore senza interruzione, sedute notturne con consiliari che sono svegliati solo per il voto, situazioni al limite della decenza per un’attività – ci riferiamo all’attività legislativa – che dovrebbe avere il massimo supporto e fattori si estrema serietà.

 

Legge elettorale / regolamento Consiglio Grande e Generale

Vi è oggi una dicotomia fra la legge elettorale che prevede coalizioni e premio di maggioranza e il regolamento consiliare. Nel regolamento le coalizioni non sono menzionate, nel regolamento non si considera che l’opposizione possa essere composta da più coalizioni con posizioni diverse, nel regolamento ha una posizione molto particolare il gruppo misto, che se composto da solo un consigliere può avere in alcuni casi la stessa dignità di liste numericamente più consistenti e battezzate dal consenso popolare.

 

Istanze d’Arengo

Tale tipologia di petizione popolare è un elemento rilevante nel sistema democratico / istituzionale sammarinese. Negli ultimi mesi però ci sono stati atteggiamenti che hanno svilito in contenuto di questo strumento e in molti casi sono andati ben al di là di quanto chiesto dagli istanti. Proponiamo quindi:

1)    Diminuzione dei tempi di intervento sia da parte del Governo che dei membri del CGG;
2)    Divieto di presentazione di Ordini del Giorno su temi istanze d’Arengo;

3)    Report semestrale da presentare al CGG sullo stato di attuazione delle Istanze d’Arengo recepite.

 

Decretiegli ultimi anni la tendenza del Governo a utilizzare i Decreti per specificare quanto previsto già dalle leggi si è fatta più evidente. La legge di bilancio è lo strumento omnibus ormai più utilizzato nel quale i rimandi a decreti sono a decine (circa 25 nell’ultima legge finanziaria), questo è un fattore destabilizzante nell’attività legislativa, pone in difficoltà la minoranza, crea un corpus normativo complesso e a volte di difficile interpretazione anche per i cittadini

 

Contenuto leggi

Altra tendenza che negli ultimi anni sta prendendo sempre più piede è l’introduzione in testi normativi di disposti che nulla hanno a che vedere con l’oggetto della norma. Per fare un caso concreto nella legge a sostegno per lo sviluppo vi era un articolo in cui si parlava del SEPA, sistema europeo dei pagamenti, argomento assolutamente avulso. Questo elemento inizia ad assumere contorni imbarazzanti nelle leggi di bilancio, in cui sono approvati articoli programmatici o micro interventi normativi che mettono in seria difficoltà chi deve applicare le legge (es. abolizione quota capitaria in favore ISS con legge di bilancio 2013).

 

Ufficio di Presidenza

UPR ritiene che l’attività dell’Ufficio di Presidenza debba meglio essere regolata per assicurare dignità a questo organismo e togliere la pesante pressione del Governo sull’attività consiliare che oggi sono, di fatto, decise, nella loro organizzazione e date dal Congresso di Stato e comunicate alla stampa ancora prima della seduta dell’Ufficio di Presidenza.

 

ALTRI PUNTI

E’ urgente affrontare la questione legata ai gruppi che nascono dopo le elezioni e che di conseguenza non sono liste. In base al modificato regolamento anche i gruppi da tre possono (in barba alla legge elettorale che prevede anche lo sbarramento) partecipare alle 4 Commissioni Permanenti Politiche Consiliari, come accade oggi per le Liste.

I tempi: non può passare la logica dei 5 minuti. Sembra oramai scontato che il male sta nei tempi troppo elevati a disposizione dei Consiglieri e che gli stessi lavori si protraggono perché la minoranza fa perdere tempo. Le valutazioni devono essere più ampie ed aperte, considerato che oggi la politica a tempo perso ed al servizio del paese non è più compatibile con l’impegno lavorativo del singolo consigliere, indipendentemente dove la lavori.

 

UNIONE PER LA REPUBBLICA

PARTITO SOCIALISTA

San Marino, 9 aprile 2014

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