Riforma tributaria, atteggiamento antidemocratico del Governo!
28 ottobre 2013 – Ad un mese dall’ultimo incontro sulla riforma tributaria, il Congresso di Stato non si è ancora degnato di inviare al sindacato le sue proposte di modifica al progetto di legge già avviato alla prima lettura consiliare.
L’Esecutivo, ancora sordo alle richieste avanzate a gran voce dalla CSU di aprire un confronto vero, finalizzato alla ricerca di un punto di intesa con il sindacato, si è limitato ad annunciare verbalmente le sue posizioni una settimana fa alla stampa, mentre alle confederazioni sindacali non ha fatto ancora arrivare nulla..
Si tratta di un gravissimo atteggiamento antidemocratico e autoritario da parte del Congresso di Stato, sia perché taglia fuori il sindacato dalla possibilità di svolgere il suo ruolo di rappresentanza democratica e di confronto, sia perché assunto in totale sfregio della straordinaria e oceanica partecipazione popolare allo sciopero generale del 24 settembre scorso; un atto di democrazia partecipata e una dimostrazione di volontà popolare che non ha precedenti in tutta la storia del nostro paese, e che non può rimanere assolutamente inascoltata.
La CSU stigmatizza con forza questo atteggiamento, non degno del Governo di un paese che ha forti radici democratiche.
Nel confermare la necessità di una riforma tributaria equa, trasparente e in grado di accertare i redditi di tutte le categorie, la CSU ribadisce al Congresso di Stato che non è assolutamente disposta ad accettare che dalla Commissione Finanze possa uscire un testo di progetto di legge che non abbia un sostanziale grado di condivisione del sindacato.
A sostegno delle richieste di equità e trasparenza, e per mettere fine a questo comportamento antidemocratico, irresponsabile e persino offensivo del Governo nei confronti dei lavoratori e della popolazione, la CSU non esiterà a mettere in campo tutte le iniziative sindacali che si renderanno necessarie.
Segreteria CSU
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