Andrea Rossini – Corriere Romagna: All’imputato inflitta la pena di cinque anni e due mesi di reclusione per estorsione e possesso di un tirapugni /
Ricatta dentista, condannato /
«Lavoro sbagliato: ridammi i soldi o ti faccio ammazzare»
RIMINI. Per contestare la parcella del dentista, a suo avviso troppo salata per un lavoro sbagliato, non aveva spedito la solita raccomandata, ma minacciato addirittura di bruciare lo studio del professionista o di mandargli i suoi amici: «Ridammi i soldi o ti faccio ammazzare». Con l’accusa di estorsione continuata e porto abusivo di un tirapugni il Tribunale ha condannato a cinque anni e due mesi di reclusione il 61enne Luigi Angri, originario di Somma Vesuviana (Napoli), residente a Bellaria (difeso dagli avvocati Cesare Brancaleoni e Giuliano Renzi). Il pm per l’imputato, detenuto dall’aprile scorso quando era stato arrestato in flagranza dagli uomini della Squadra mobile, aveva chiesto la condanna a nove anni e mezzo di reclusione. La difesa aveva sostenuto la tesi dell’esercizio arbitrario delle proprie ragioni: Angri, vecchia conoscenza della giustizia, non è esattamente il tipo che, in caso di controversie simili, si rivolge alle associazione di consumatori. (…)