RIMINI. Sulla vicenda Acquarena, oltre alla tensione in atto fra Comune e Garden, interviene il Consigliere Comunale Eraldo Giudici.
(…) La piscina Acquarena, prevista in un’area dell’ex cava ritombata, dovrà essere realizzata con un sistema di pali profondi per l’inconsistenza dei terreni di riporto sottostanti, come da relazione geologica fornita ai consiglieri. Vero è che non si è vista l’ombra di un progetto preliminare, si parla di 5-5 Mln di euro, ma per fondazioni del genere i maggiori oneri prevedibili sono attorno al 30%. Forse per questo si è pensato di farla pagare al Comune, mentre poteva essere realizzata a cura e spese di chi volesse realizzare il nuovo centro commerciale, il direzionale e i 140 appartamenti (8500 mq./ 60 mq. cad. oltre 30-35% vendibili). Ma il mercato non tira, ….., quindi tutto incerto. Poco chiara la reale utilità per Rimini Fiera spa di scelte del genere, che avranno ricadute ambientali previste e prevedibili non di poco conto, come risulta dalla Valsat (valutazione di sostenibilità ambientale). Un’operazione del tutto inadeguata a risolvere il vero problema: la criticità finanziaria dell’operazione PALAS. Speriamo serva almeno a tranquillizzare le banche creditrici, ma occorre ben altro. Abbiamo rappresentato in seduta, senza essere smentiti, le voci di iniziative per definire una procedura per vendere il sistema fieristico riminese, ma anche un’ipotesi alternativa, di vendita del pacchetto azionario di Hera, posseduto dalla Holding , per coprire i debiti del PALAS.
Comunicato Stampa