RIMINI. Per il nuovo concordato atto a scongiurare il fallimento di Aeradria c’è tempo sino al 18 luglio. Questo il tempo concesso dal Tribunale di Rimini, come spiegano in una nota congiunta Provincia e Comune di Rimini. Per i due Enti, un buon segno, una ‘luce’ in fondo al tunnel. Con un ringraziamento importante per Prefetto Claudio Palomba. Una nuova partenza, basata sull’accordo fra pubblico e privato, che passa necessariamente attraverso la privatizzazione.
Il Tribunale di Rimini ha concesso tempo sino al 18 luglio per definire la proposta tecnica e finanziaria di concordato che sottragga Aeradria dall’ipotesi fallimento, rilanciando la società attraverso un nuovo progetto industriale. E’ quanto era stato richiesto nell’udienza del 21 giugno, ed è a tutti gli effetti una luce in fondo al tunnel che dovrà di qui a metà mese essere confermata in tutti gli aspetti e i dettagli. Nelle prossime ore e giorni saremo ancora di più impegnati, anzi obbligati, su questo versante- il futuro dello scalo aeroportuale- avendolo individuato come strategico per il territorio riminese e il suo tessuto socioeconomico. Come avevamo già detto un mese fa, si è andati oltre a questioni secondarie rispetto alla priorità del salvataggio dell’infrastruttura. Questo ha consentito di giungere a un’intesa complessiva della quale desideriamo sinceramente ringraziare i soci, i creditori (Banca Carim in testa), tutti coloro che hanno avuto un ruolo, a partire dal mirabile impegno del Signor Prefetto, Claudio Palomba.
Possiamo ripartire, anzi abbiamo l’opportunità di ripartire, con una stagione nuova per Aeradria e per lo scalo di Miramare, decisivo per le sorti del turismo locale. E lo possiamo fare grazie a un nuovo patto tra istituzioni pubbliche e private, impegnate in accordo nella realizzazione di un percorso verso la privatizzazione, costruito su un progetto industriale solido, condiviso, lungimirante e fuori da intenti speculativi o di piccolo respiro. La filosofia di fondo è che a vincere debba essere il territorio di Rimini in tutte le sue componenti: pubbliche, private, bancarie, istituzionali. Dimostrando ancora una volta che davanti a difficoltà e emergenze sappiamo mettere in campo le risorse più efficaci. Non abbiamo però ancora toccato l’altra sponda, e siamo dunque chiamati di qui al 18 luglio a moltiplicare l’impegno per corroborare la soluzione presentata quest’oggi di tutti i necessari dettagli. Ma per una volta vogliamo essere fiduciosi”.
Comunicato Stampa