Annalisa Boselli – Corriere Romagna: Crisi, anche gli avvocati piangono /
Sempre più difficile incassare le parcelle dalle aziende. In pochi ormai accolgono i praticanti /
Aumentano i clienti che non pagano. Decine i legali che si sono cancellati dall’ordine
RIMINI. La crisi non si ferma e trascina verso il basso i redditi dei professionisti, in particolare avvocati: diventa sempre più difficile farsi pagare dai clienti privati e dalle aziende. C’è chi sta chiuso più giorni alla settimana per risparmiare le spese dello studio oppure lavora 24 ore su 24 perché non può permettersi di perdere neanche un’azione legale e i praticanti faticano sempre più a trovare uno studio che possa ospitarli perché anche spendere qualche centinaia di euro in un rimborso è diventato difficile.
Per vedere come la professione sia in sofferenza basta guardare al numero di coloro che si sono cancellati dall’ordine: una sessantina solo l’anno scorso. Caratteristica che si estende anche all’ordine degli architetti: per la prima volta il numero di coloro che si sono cancellati ha superato il numero le nuove iscrizioni. «Noi lo vediamo – spiega Giovanna Ollà, presidente dell’ordine degli avvocati di Rimini i cui iscritti sono circa 1.100 – anche dalle domande di ammissione al gratuito patrocinio: c’è stata un impennata di richieste e ciò sta a significare che c’è sempre più gente in difficoltà a pagare perché il reddito è sempre più basso. Per accedere al patrocinio gratuito occorre non superare i 10.000 euro di reddito dichiarato». Ma i veri problemi nascono dai mancati pagamenti delle parcelle: l’ordine stima che casi di insoluti ce ne siano centinaia all’anno. Tanti sono infatti i cosiddetti “visti di congruità” che vengono spediti all’ordine da parte dei professionisti quando questi si ritrovano davanti a insoluti. «La gente ha un reddito diverso oggi: chi è stato licenziato oppure è in cassa integrazione fatica a pagare». (…)
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