Il Tribunale della Libertà non ha più alcun dubbio.
Il catanese Elenio Arcifa sapeva perfettamente la provenienza dei soldi di Giulio Lolli e l’ha anche aiutato a scappare dalla giustizia italiana.
Qualche settimana fa i giudici del Riesame hanno respinto la richiesta di revoca degli arresti domiciliari per il faccendiere siciliano.
C’era quindi un vero e proprio accordo criminoso tra Arcifa e Lolli, finalizzato a trasferire e a rendere non identificabili, mediante una serie di passaggi eseguiti all’estero, i capitali sottratti alla Rimini Yacht.
Arcifa avrebbe aiutato non solo l’imprenditore emiliano ma anche i suoi amici Roberto e Mourad ad eludere la giustizia italiana.
Si attendono nuove notizie riguardanti il caso “Rimini Yacht”.
Fonte: “Il Resto del Carlino”