Rimini. Audizione del Presidente di Rimini Fiera Lorenzo Cagnoni al Consiglio provinciale

Rimini. Audizione del Presidente di Rimini Fiera Lorenzo Cagnoni al Consiglio provinciale

Nella seduta di Consiglio Provinciale di giovedì 7 ottobre 2010, si è proceduto all’elezione del nuovo Presidente del Consiglio dopo le dimissioni da questo ruolo del consigliere Lino Gobbi. E’ stata approvata (con la sola astensione della diretta interessata) la proposta di elezione di Ivonne Crescentini. Il nuovo Presidente, già Sindaco di Coriano, ha ringraziato i consiglieri “per la fiducia e la stima accordata, che mi emoziona nonostante l’esperienza”, e garantendo a tutti ‘un approccio super partes, in continuità con chi mi ha preceduto”.

Si è proceduto poi ad affrontare il tema principale all’ordine del giorno, l’audizione del Presidente di Rimini Fiera Lorenzo Cagnoni sulla vicenda del Palas di Rimini.Il Presidente della Provincia di Rimini, Stefano Vitali, ha sottolineato nella sua introduzione come quella del Palas ‘sia stata ed è una scelta strategica per tutto il territorio e non solo per una parte di esso, di un tessuto sociale e economico e non di una sola categoria..

Ciò non toglie che- sulla base di verifiche tecniche compiute- siano scaturiti errori nel passaggio realizzativo; dunque è logico e corretto che gli organi autorizzativi e inquirenti verifichino l’applicazione delle normative vigenti all’infrastruttura.

Il lavoro e il dialogo tra Società dei Congressi, impresa realizzatrice, Procura di Rimini, Servizio tecnico di Bacino deve procedere nei tempi e nei modi più giusti e sereni. Io sono sicuro che questo avverrà, così come resto convinto della validità dello sforzo economico compiuto da questo Ente e da questo Consiglio a sostegno della scelta sul nuovo Palazzo dei Congressi’.

Ha preso poi la parola il Presidente di Rimini Fiera Lorenzo Cagnoni, accompagnato per l’occasione da Gianni Piacenti, membro del cda della Fiera e della Società del Palacongressi.Cagnoni ha voluto da subito porre l’attenzione su alcuni concetti utili per una corretta analisi della vicenda; ‘Tempi, costi e qualità sono i tre parametri di riferimento sui quali si dovrebbe giudicare il Palas. Sono aspetti, non di dettaglio, che vanno considerati per un giudizio serio e nel merito. Sui costi è doveroso sottolineare l’impiego esclusivo di risorse locali che, a differenza di altre grandi opere (vedi il ‘palazzo del cinema di Venezia’) che hanno beneficiato di ingenti risorse da parte dello Stato.

Sui tempi eravamo in linea con il programma, abbiamo realizzato in tre anni una grande opera. La media, in Italia, per opere di questo livello è di dieci anni. La qualità è sempre stato il nostro riferimento, dal momento che l’ambizione di questa opera è di carattere internazionale’. Il Presidente di RiminiFiera ha poi fatto qualche precisazione di merito sulla tipologia di contratto utilizzato che ‘prevede la figura del contraente generale e la chiusura dei lavori ‘chiavi in mano’ del pala congressi, con tutte le certificazioni. Dico questo per contrastare le voci che sento in giro su presunti scaricabarile di responsabilità da parte nostra sulla ditta appaltatrice.

I livelli di responsabilità sono tutti evidenziati chiaramente, nel contratto, e su quelli dobbiamo basarci se vogliamo seriamente analizzare la vicenda nel merito’. Capitolo sicurezza:’nel cantiere, prima delle cinque da parte della Procura, abbiamo ricevuto ben 11 visite del genio civile, l’ultima il 19 agosto con parere favorevole. Non ho nessun problema quindi nell’affermare che non è in discussione la sicurezza e la stabilità dell’edificio.

Esiste però un problema di forma che non si può trascurare e va affrontato con la massima attenzione, serenità e accuratezza. Al momento vi è grande solerzia e collaborazione tra Impresa e Genio Civile per trovare una soluzione tecnica e progettuale, che è quella che auspichiamo noi. Il timore invece è quello che la soluzione debba transitare attraverso modalità e tempi legati alla burocrazia, che rischierebbero di far slittare di troppo tempo l’apertura del Palas. Il mio, il nostro interesse, quello di tutto il territorio, è invece che apra, in regola e in sicurezza, il prima possibile’.

Per il Consigliere Alessandro Ravaglioli ‘ il problema è di cosa siamo chiamati a discutere oggi. Nessuno mette in discussione infatti l’importanza strategica del Palas su cui già ci siamo espressi e che continuiamo a sostenere. Oggi però ci sono preoccupazioni e criticità che non devono essere banalizzate.

Non siamo di fronte solo a problemi burocratici, bensì di ordine strutturale.

Non mi sento, ad oggi, completamente rassicurato’. Per il Capogruppo dell’UDC, Maurizio Nanni ‘l’intervento di Cagnoni è esaustivo e lo accogliamo positivamente. Il Palas è un’opera di eccezionale importanza e rilievo per la realtà economica riminese che sosteniamo in maniera convinta e coerente.

Un unico rilievo che ci permettiamo di fare al Presidente Cagnoni è quello della mancanza di comunicazione, all’inizio della vicenda, con il risultato che poi ci siamo trovati noi a dover rincorrere le notizie. Il metodo anglosassone del ‘problem talking’, della condivisione delle criticità avrebbe certamente giovato anche in questa vicenda’.

La Consigliera Marina Mascioni, dopo avere premesso che ‘sull’importanza del Palas siamo tutti d’accordo’ ha posto l’attenzione sul tema dei costi, ‘che non sono più quelli programmati e ancora non ci è dato sapere quanto ancora dovrà ricadere sulle tasche dei nostri cittadini. L’intervento di Cagnoni si è rivelato come un tentativo di deviare l’attenzione dell’opinione pubblica, e nostra, verso la grandezza e l’originalità dell’opera. La sua è una responsabilità pesante e di cui deve rendere conto, inseme a tutto il consiglio di amministrazione.’

Il Consigliere Oronzo Zilli  insiste invece ‘sulla concertazione dell’iter, dei tempi e dei costi. Ad oggi non è stato così, ci aspettiamo più attenzione e trasparenza su una vicenda così delicata”.

Per Vittoria Vitale, Capogruppo dell’Italia dei Valori “questa vicenda denota come nella comunità riminese vi sia una grande domanda di trasparenza. Siamo soddisfatti della relazione di Cagnoni, anche se concordo con Nanni su un diverso e più puntuale utilizzo della comunicazione. Chiediamo più attenzione sulla trasparenza”.

Il Capogruppo del PD Sergio Funelli invece sottolinea come ” se tutti siamo stati d’accordo quando siamo partiti con il Palas, oggi qualcuno mi sembra invece stia giocando una partita diversa. Se siamo d’accordo che il Palas è prioritario dobbiamo trovare il metodo migliore per sbloccare la vicenda. Difenderlo, come noi facciamo con convinzione, o usarlo a proprio parziale tornaconto e come oggetto di rivalsa politica.

Bisogna dire da che parte stiamo, senza tatticismi. Nessuno, neanche noi, banalizziamo l’accaduto e siamo preoccupati. Però siamo anche orgogliosi di quanto fatto e pronti a lavorare, insieme a tutti, per risolvere la vicenda nei tempi dovuti”.
Infine, il Consigliere provinciale, Filippo Berselli, ha presentato al Presidente del Consiglio provinciale la proposta di istituire una commissione consiliare speciale per affrontare il tema legato al commissiaramente della Cassa di Risparmio di Rimini, chiedendo che “questo ordine del giorno venga discusso quanto prima” .

Sulla proposta si sono dissociati il Consigliere Giuliano Giulianini (“per motivi di merito e di regolamento, e perchè la reputo prematura rispetto l’andamento della vicenda”) e il Consigliere Ivan Podeschi (“mi dissocio anche io e non firmerò la proposta per motivi di merito”).

Concorda invece sulla proposta il Consigliere Oronzo Zilli, in quanto’ è un dovere, per le Istituzioni, entrare nell’analisi della vicenda della Carim perché rappresenta un fulcro della nostra economia’.

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