Rimini. Avvocatessa ricattata da un testimone di mafia. Corriere Romagna

Rimini. Avvocatessa ricattata da un testimone di mafia. Corriere Romagna

Andrea Rossini – Corriere Romagna: Testimone di mafia: ricattata dall’avvocatessa /
«Rivolevo i gioielli dati in pegno, rispose che avrebbe rivelato la mia nuova identità ai killer» /
In casa della professionista non c’è traccia dello scrigno dell’ex cliente sotto protezione che la accusa

RIMINI. «Lascia perdere: so chi sei e so anche a chi mandare le tue nuove generalità se continui a scocciarmi». Una ex cliente, testimone di mafia sotto protezione, accusa Lidia Gabellini, l’avvocato riminese da quasi due mesi agli arresti domiciliari per aver ripulito i conti dei clienti che avrebbe dovuto assistere come amministratrice di sostegno, di averla minacciata di rivelare la sua identità nascosta ai criminali intenzionati a tapparle la bocca per sempre. Un racconto, per adesso senza riscontri, che ha dato vita a un nuovo filone d’indagine. L’ipotesi di reato è estorsione. L’episodio risalirebbe al dicembre 2012, ma la donna ha presentato denuncia soltanto dopo la notizia dell’arresto della legale. «Prima avevo paura che potesse tradirmi», sostiene. Racconta di aver inutilmente preteso dalla Gabellini la restituzione dei gioielli di famiglia, dati a garanzia del pagamento delle sue prestazioni professionali, ma di essersi fatta da parte in silenzio, sentendosi ricattata. Dare in pasto ai mafiosi le sue nuove generalità per lei avrebbe potuto diventare una condanna a morte. Qualche tempo prima la
signora si era presentata con circospezione in tribunale a Rimini, intendeva avere delle informazioni e s’imbattè nell’avvocato Gabellini. Ne ebbe fiducia e le chiese di assumere un incarico inconsueto: promuovere la causa per l’aggiornamento delle generalità presso il ministero.
(…)

Condividi


Per rimanere aggiornato su tutte le novità iscriviti alla newsletter

Quando invii il modulo, controlla la tua inbox per confermare l'iscrizione

Privacy Policy