Corriere Romagna: Le autorizzazioni erano in arrivo a maggio. Ma allo stabilimento hanno chiesto di «spostare il rettangolo di gioco più verso il mare». Varianti fatte. Ora si attende il responso /
Campo 86, conto alla rovescia sui permessi /
Il Comune ha chiesto modifiche al progetto. I titolari: «O si fa entro il 30 giugno o salta tutto»
RIMINI. La tensione sale per i baskettari della riviera: lo storico campo del Bagno 86, l’ultimo baluardo rimasto della spiaggia, è in clamoroso ritardo coi tempi. Doveva risorgere entro il 20 maggio, come aveva confermato il titolare dello stabilimento Alessandro Vandi, ma la strada si è fatta in salita: dal Comune hanno chiesto delle modifiche al progetto presentato nelle scorse settimane e non hanno concesso, per il momento, alcuna autorizzazione. Una doccia fredda per il nutrito popolo dei cestisti riminesi, che ha eletto da anni l’86 come punto di ritrovo per gli amanti della palla a spicchi. E dire che sembrava tutto a portata di mano: il rettangolo di gioco – dopo le richieste delle autorizzazioni da parte delle amministrazioni per quanto riguarda giochi e campi – era stato smontato in attesa di fare scattare l’iter burocratico con tanto di presenta- zione di nuovo progetto in linea con le richieste del Piano spiaggia. Peccato che il previsto intervento da circa 30mila euro, con tanto di misure regolamentari, illuminazione notturna e pavimento di mattonelle di cemento posato sulla sabbia, abbia presentato un piccolo, grande intoppo: la posizione. «Ci hanno chiesto di fare il campo non attaccato al muro di cemento che separa lo stabilimento dal marciapiede, ma di farlo sorgere più verso il mare, in posizione più centrale. In questo modo ci hanno assicurato che non dovremo smantellare tutto a fine estate». (…)
