Corriere Romagna: I premi non bastano, quattro sigle dei balneari attaccano il ministro: necessaria la riapertura del tavolo tecnico per una soluzione condivisa /
«No alle aste, il governo si svegli» /
Sib, Fiba, Cna e Assobalneari: «Occorre un impegno forte per evitare la direttiva Bolkestein»
RIMINI. «No al bando ad evidenza pubblica per le concessioni demaniali». Lo sostengono in coro le quattro sigle dei balneari Sib Confcommercio, Fiba Confesercenti, Cna Balneatori e Assobalneari Confindustria. Una presa di posizione netta «e piena di disappunto» all’indomani dell’incontro avuto dal ministro Piero Gnudi con parlamentari e categorie per presentare la bozza del nuovo decreto legge che regolerà il settore. Fuori dalla polemica resta invece Oasi Confartigianato guidata dal riminese Giorgio Mussoni.
Alle quattro sigle insomma i premi previsti dal governo per i bagnini non bastano affatto. E ribadiscono un concetto ben noto: «No alla direttiva di servizi Bolkestein, il governo italiano non ha spinto abbastanza con l’Europa per ottenere la deroga: è arrivato il momento di impegnarsi a fondo. Altrimenti 30mila imprese e oltre 300mila lavoratori rischiano di dissolversi».