Nuovo Quotidiano di Rimini: Con un durissimo comunicato il maggior istituto cittadino attacca la gestione e soprattutto i soci-enti pubblici / Carim, un siluro su Aeradria / “Noi vittime, non complici di questo dissesto. Mai ricevuto il Piano di concordato” / Gli aumenti di capitale? “Confusi e generici”. Trattative? “Siamo all’oscuro”
RIMINI. Parte un durissimo “siluro” di Banca Carim su Aeradria. Segno di uno scontro senza precedenti tra il maggior istituto bancario del territorio e la società di gestione Aeradria, ma soprattutto verso i soci-enti pubblici dello scalo aeroportuale. Motivo del contendere, il Piano di salvataggio, su cui ricordiamo Aeradria ha presentato in Tribunale richiesta di concordato in continuità. Ora Banca Carim annuncia, anche acquistando una pagina sui quotidiani locali per rafforzare il “messaggio”, che lunedì scorso, affrontando la questione in Cda, non ha “ancora ricevuto il Piano di concordato, pur avendone fatto richiesta ufficiale”. (…) E ancora: “La Banca ha espresso scetticismo sulle confuse e generiche prospettive di ricapitalizzazione”, non solo per lo stato effettivo delle casse degli enti-soci (Provincia, Comune di Rimini, Camera di Commercio in primis), ma soprattutto perchè tali capitali (una volta trovati) “dovrebbero in primo luogo essere versati nelle casse della Banca Carim”, in quanto furono da essa “anticipate alla società”. (…)
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