I soldi saranno messi direttamente dai 7.015 soci dell’istituto di credito riminese, dagli imprenditori locali, dagli investitori istituzionali e di coloro che hanno a cuore le sorti della Carim.
Ieri il consiglio generale, composto da 18 membri, ha deciso di dire no all’ingresso di altre banche e di altri partner industriali chiedendo a Mediobanca un piano che consenta alla Fondazione Carim di mantenere la maggioranza della azioni.
Per attuare la ricapitalizzazione, occorre vendere le filiali bancarie più periferiche.
Intanto nei prossimi giorni ci sarà un nuovo confronto tra i soci del consiglio generale e il presidente Massimo Pasquinelli per la definitiva resa dei conti.
Fonte: “Il Resto del Carlino”