Lucia Paci – Corriere Romagna: E ora in mostra va la bestemmia d’artista /
L’espressione, notata da alcuni visitatori, provoca imbarazzzo e indignazione: sarà rimossa /
Il curatore: «Personalmente non mi sento di censurare nessuno». L’autore è suo fratello
RIMINI. I visitatori della mostra “La scrittura disegnata”, inaugurata domenica al Musas di Santarcangelo, si sono stropicciati gli occhi più di una volta. Hanno messo a fuoco e ripetuto l’operazione per essere sicuri di non aver preso un abbaglio. Ma hanno letto bene. Quella scritta nero su bianco, anzi, nero su carta paglia, non lascia spazio a dubbi: è una bestemmia. E’ riportata sul taccuino di uno degli scrittori-espositori, Roberto Ballestracci, realizzato appunto con carta gialla da salumiere, sopra al disegno di una macchina fotografica. La singolare “opera” si trova in un’esposizione a cura di Claudio Ballestracci (il fratello) e Dacia Manto, in collaborazione con la Biennale del disegno in corso a Rimini, e rientra nel progetto “Cristallino”, con il quale la fondazione Focus ha voluto aprire Santarcangelo alle espressioni dell’arte contemporanea. Nella presentazione si parla di «una raccolta di taccuini, quaderni e piccoli libri da sfogliare in cui la scrittura e il disegno divengono traccia del processo ideativo e dell’esperienza
creativa di ogni artista in modo del tutto individuale». Se in questo caso l’obiettivo era quello di stupire i visitatori, è stato centrato. «Non potevo crederci – ha raccontato un uomo presente all’ inaugurazione -. (…)