Corriere Romagna: Biagini: «Questo Pd è morto
siamo il partito dei fighetti» /
L’assessore attacca: «Situazione ampiamente annunciata. Evitiamo il dissenso per non sporcarci i vestiti»
RIMINI. «Questo Pd è morto». La prima sassata in mezzo ai denti, Roberto Biagini l’assesta prendendo la mira e colpendo duro. Molto duro. L’assessore all’Urbanistica ne ha per tutti all’interno di quello che è diventato «il partito dei fighetti». L’impietosa disamina arriva a stretto gira di posta dopo la travagliata elezione del presidente della Repubblica, le dimissioni di Pierluigi Bersani i franchi tiratori contro Prodi, Rodotà messo da parte e gli smottamenti che stanno martoriando il Pd a livello nazionale e locale.
Il declino che parte dalle primarie. Un dramma in corso, insomma, che secondo l’esponente di giunta «nasce da lontano: l’elezione del capo dello Stato è stata solo la punta di un iceberg che ha certificato il de profundis di una situazione ampiamente annunciata». (…) Il partito dei fighetti. Il risultato, alla fine, è stato uno solo: «Questo Pd è morto, questa classe dirigente ha dimostrato, ad oggi, di non essere politicamente preparata, perché si è arroccata progressivamente su se stessa in una involuzione di autoreferenzialità». E gli effetti collaterali sono pesanti: «Siamo diventati il partito dei fighetti – tuona ancora Biagini – di quelli che mostrano la coda di paglia ogni volta che si accende un focolaio di
critica e di contestazione; di quelli che temono il dissenso, non capendo che il dissenso è il sale della democrazia osteggiato solo dai prepotenti e dai prevaricatori». (…)
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