Nuovo Quotidiano di Rimini: Il ragazzo, dall’età apparente di circa 20 anni e forse magrebino, era in sella alla sua bici e non si è accorto della vettura ferma sulle strisce / Tampona auto, muore dissanguato / Il giovane finisce con la testa contro il vetro del portellone posteriore / Le schegge di cristallo gli recidono la giugulare. Non aveva documenti
RIMINI – Era in sella alla sua bicicletta e, sul manubrio, aveva caricato un grosso scatolone. Come faceva spesso, probabilmente. Mai, quindi, avrebbe immaginato che quella leggerezza gli sarebbe costata la vita. E, invece, così è stato. Il giovane, sprovvisto di documenti, dall’età apparente di circa 20 anni e, sembra, di nazionalità magrebina, intorno alle 18.30 di ieri, stava transitando in viale Regina Margherita, proprio all’angolo con via Parma, nei pressi della colonia Murri, tra Bellariva e Marebello, quando ha tamponato una Dacia Logan condotta da A.P., un 72enne di Aiello Calabro, ma residente a Rimini. L’automobilista, infatti, in prossimità delle strisce pedonali, aveva fermato il mezzo per permettere ad alcuni passanti di attraversare la strada. Una manovra che, però, il giovane ciclista non è riuscito a vedere in tempo. Forse per via di quello scatolone che gli copriva la visuale. L’impatto è stato tremendo. Anche perché il ragazzo, sbalzato di sella, è finito con la testa proprio contro il vetro del portellone posteriore dell’auto. Sfondandolo. E, nella ricaduta, è finito addosso alle schegge di cristallo rimaste nella lamina del lunotto. Tagliandosi, così, la gola. Un taglio netto e così profondo da recidere la giugulare. A nulla è servito l’intervento dell’ambulanza. Il ragazzo una volta giunto al pronto soccorso dell’ospedale Infermi è morto per dissanguamento. (…)