Rimini. Botte e minacce di morte alla moglie. Sconto di cinque anni in Appello

Rimini. Botte e minacce di morte alla moglie. Sconto di cinque anni in Appello

Accusa di estorsione riformulata in rapina, assolto dalle lesioni personali: la pena passa da 8 a 3 anni

ERIKA NANNI. Le accuse per cui era stato giudicato colpevole dal Tribunale di Rimini erano quelle di maltrattamenti in famiglia, lesioni personali ed estorsione. Reati perpetrati ai danni della moglie, che avevano fatto finire un 46enne di origini siciliane in carcere, riportando, lo scorso giugno, una pena pari a otto anni di reclusione e 9mila euro di risarcimento da pagare alla vittima. Però, la corte d’Appello di Bologna, a cui si è rivolto l’imputato (assistito dall’avvocata Liana Lotti) è intervenuta riducendo la pena fino a tre anni e tre mesi di carcere, assolvendolo dal reato di lesioni personali e riqualificando il crimine di estorsione in quello di rapina, escludendo la recidiva e concedendogli le attenuanti generiche. (…)

Articolo tratto dal Corriere Romagna

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