Rimini. Brutta pagina dello sport riminese: campo di calcio chiuso ai ragazzini, Luca Cassiani. Corriere Romagna

Rimini. Brutta pagina dello sport riminese: campo di calcio chiuso ai ragazzini, Luca Cassiani. Corriere Romagna

Corriere Romagna Rimini, Luca Cassiani: ASSESSORE PREOCCUPATO
«Campo di calcio chiuso
ai ragazzini: pagina nera
dello sport riminese»
/ Il Comune non esclude
controlli, sanzioni né
la revoca della gestione / L’assessore allo sport:
«Ma prima dobbiamo
capire chi ha ragione»

«L’episodio che si è verificato al campo di Viserba rappresenta
una pagina molto nera dello sport riminese».Il Comune non esclude
controlli, sanzioni né
la revoca della gestione
L’assessore allo sport:
«Ma prima dobbiamo
capire chi ha ragione» Non usa
mezzi termini l’assessore allo Sport Gian Luca Brasini per stigmatizzare
il teatrino che si è verificato in occasione della prima
partita di calcio del campionato esordienti.

Il caso. Lunedì scorso i
baby calciatori del Viserba
si presentano al campo
per la gara contro l’Accademia Bellavista ma trovano
i cancelli sbarrati. I
Delfini (che gestiscono il
campo) spiegano: «Il Viserba
già ci deve 20mila
euro. Dovevano venire a
ritirare la concessione per
le cinque partite in programma
da qui a Natale e
saldare il conto. Non si è
visto nessuno e quando
hanno trovato il cancello
chiuso anzichè chiamarci
hanno preferito allertare
il Comune per sollevare il
polverone» afferma il vice
presidente Damiano Leardini.
Il Viserba Calcio ribatte:
«Non sapevamo di
dover firmare la concessione
».
Pericolo in vista. Ma che
si trattasse di una partita
da bollino rosso l’amministrazione lo sapeva: «Avevamo
spiegato alle società
di utilizzare per la partita
le 200 ore a disposizione
del Comune. Eravamo anche
pronti a intervenire di
persona, pur avendo 75
impianti da seguire. Invece
il Viserba ci ha chiamato
solo a cose fatte, malgrado
la nostra disponibilità,
spiegando che i ragazzi
non avevano potuto giocare
» precisa Brasini.
Le indagini. A questo
punto l’amministrazio ne
potrebbe anche decidere
di procedere con il pugno
di ferro: controlli, sanzioni,
persino la revoca della
gestione dell’imp ianto.
«Ma per ora – sottolinea
l’assessore – è un’ipotesi
impraticabile. L’iter è
complesso e prima dobbiamo
anche capire chi ha effettivamente
ragione».
Di sicuro «l’a m mi n istrazione
è molto preoccupata
perché – afferma Brasini
– se continua così rischiano
di sparire le società
di quartiere, mentre diversi
ragazzini si stanno
già allontanando da casa
per svolgere l’attività
sportiva».
Bando sbagliato? «P roblemi
di bando? Il bando è
regolarissimo – aggiunge
l’assessore allo sport -, anzi
i Delfini se lo sono aggiudicato
con un’offerta
tutt’altro che elevata. Ma
è vero che all’assegnazio –
ne non hanno partecipato
quasi tutte le società sportive
».
«Questo episodio, lo dico
da sportivo, mi addolora –
conclude Brasini -. Vorrà
dire che alla prossima partita
manderemo un dipendente
del Comune. E gli affideremo
le chiavi per aprire
un altro impianto,
nel caso in cui trovasse i
cancelli ancora sbarrati».

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