Ieri è stata stilata dal Centro studio Sintesi di Mestre una classifica delle città più povere d’Italia.
Analizzando i dati raccolti dalle varie dichiarazioni dei redditi del 2008, Rimini è ai primissimi posti per il rischio di povertà.
L’anno scorso Rimini era seconda dietro Villacidro mentre ora peggio della città romagnola ci sono soltanto Barletta e ancora Villacidro.
Non c’è nessun errore statistico perchè gli autori di questa ricerca si sono semplicemente basati sui dati Istat dopo averli incorciati con i dati sui consumi e sulla spesa media delle famiglie.
La spesa media per le famiglie riminesi risente dei consumi dei turisti quindi è per questo motivo che è molto alta e, di conseguenza, fa innalzare la soglia di povertà calcolata.
Sono solo 6 i capoluoghi di provincia che, insieme a Rimini, hanno una soglia di povertà sopra i 12mila euro (la media nazionale si aggira sui 9.900 euro).
I riminesi hanno un reddito medio di 21.978 euro quindi è inferiore a quello dei cesenati (22.095), ravennati (22.789), forlivesi (22.781) e di tutte le altre città dell’Emilia Romagna.
Rimini inoltre detiene il primato delle più basse pensioni della regione con 642 euro al mese.
Sicuramente l’evasione fiscale e il lavoro nero sono elementi ben strutturati nella nostra economia che danneggiano i cittadini onesti che pagano le tasse.
Fonte: “Il Resto del Carlino”
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Analizzando i dati raccolti dalle varie dichiarazioni dei redditi del 2008, Rimini è ai primissimi posti per il rischio di povertà.
L’anno scorso Rimini era seconda dietro Villacidro mentre ora peggio della città romagnola ci sono soltanto Barletta e ancora Villacidro.
Non c’è nessun errore statistico perchè gli autori di questa ricerca si sono semplicemente basati sui dati Istat dopo averli incorciati con i dati sui consumi e sulla spesa media delle famiglie.
La spesa media per le famiglie riminesi risente dei consumi dei turisti quindi è per questo motivo che è molto alta e, di conseguenza, fa innalzare la soglia di povertà calcolata.
Sono solo 6 i capoluoghi di provincia che, insieme a Rimini, hanno una soglia di povertà sopra i 12mila euro (la media nazionale si aggira sui 9.900 euro).
I riminesi hanno un reddito medio di 21.978 euro quindi è inferiore a quello dei cesenati (22.095), ravennati (22.789), forlivesi (22.781) e di tutte le altre città dell’Emilia Romagna.
Rimini inoltre detiene il primato delle più basse pensioni della regione con 642 euro al mese.
Sicuramente l’evasione fiscale e il lavoro nero sono elementi ben strutturati nella nostra economia che danneggiano i cittadini onesti che pagano le tasse.
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