RASSEGNA STAMPA
Les jeux sont faits, rien ne va plus. È con lo schiocco grave di un faldone di migliaia di pagine che si richiude su sé stesso, ma anche con la velocità di una notifica digitale apparsa sui computer delle parti in causa che ieri, alle 15 in punto, l’inchiesta sull’omicidio di via del Ciclamino si è conclusa. Oltre un anno e mezzo di indagini sono infatti giunte all’epilogo quando il sostituto procuratore Daniele Paci con una mossa da croupier ha chiuso i giochi, definito le accuse e aperto, questo sì, a una nuova fase del giallo di Pierina Paganelli, l’anziana uccisa nei sotterranei di via del Ciclamino 31 la sera del 3 ottobre 2023 con 29 coltellate. E lo ha fatto, la procura di Rimini, senza mancare nel colpo di scena finale, onorando quasi una tradizione per un’inchiesta che in un anno e mezzo ha attraversato varie fasi: tra punti oscuri, false piste, versioni ritrattate, ma anche e soprattutto un solo, unico, sospettato. Ha un nome e un cognome infatti il destinatario della notifica del ’fine indagini’, quel Louis Dassilva, vicino di casa della vittima ed amante della nuora, Manuela Bianchi, per cui infine è stata formulata un’accusa pesantissima. Un’accusa che potrebbe costare al 35enne senegalese l’ergastolo, ora che per lui si profila in un orizzonte cupissimo la richiesta di rinvio a giudizio per omicidio volontario pluriaggravato (…)
Articolo tratto da Resto del Carlino