Dopo 9 anni di inchieste e processi si è capito solo ora che il tubo Tucker non è altro che uno strumento di una truffa ideata dai vertici societari dell’azienda riccionese.
Ieri i giudici d’appello di Bologna hanno confermato le condanne di secondo grado rilasciate dal Tribunale di Rimini però hanno rideterminato le pene solo al netto della prescrizione.
Mirco Eusebi e Ivana Ferrara, amministratori della Tucker, sono colpevoli di associazione per delinquere finalizzata alle truffe tant’è che il primo è stato condannato a 6 anni di reclusione mentre l’altra a 5 anni e 7 mesi.
I due dirigenti fondatori Simone Ambrogiani e Serenella Pierfederici sono stati condannati a 4 anni di reclusione ciascuno mentre il capo magazziniere Osvaldo Salvi a 3 anni.
Assolti Emanuele Baroni e Iano D’Altri ma comunque rimangono responsabili civilmente dei danni cagionati dai singoli reati di truffa quindi condannati al risarcimento delle parti civili costituite nei loro confronti.
A Rimini era già stata stabilita una provvisionale di 1.000 euro per ogni truffato presente al processo.
Sono più di 400 solo quelli assistiti dai legali Moreno Maresi e Filippo Cocco.
Nel frattempo tutti i beni mobili e immobili, non rientranti nella procedura Tucker, sono stati sequestrati per soddisfare le parti civili costituite.
Fonte: “Il Corriere di Romagna”