Rimini. C’è chi molla il lavoro: boom di dimissioni

Rimini. C’è chi molla il lavoro: boom di dimissioni

C’è chi molla il lavoro: boom di dimissioni

Aumento marcato nel commercio e nel turismo. I motivi? La retribuzione, ma anche la voglia di un ambiente meno stressante

C’è chi molla tutto. Addio lavoro, magari in cerca di un’altra occupazione che garantisca migliori condizioni (economiche, ma non solo) e prospettive più appaganti. Discorso a parte per chi sceglie di cambiare vita: lavoratori che lasciano un posto più o meno sicuro per dedicarsi a una nuova sfida. Nei dati sulle dimissioni volontarie c’è tutto questo. L’insoddisfazione di qualcuno, la voglia di cambiare di altri. Rimini, rispetto alle altre province, ha una peculiarità: è soprattutto nel commercio e nel turismo che le dimissioni volontarie si manifestano. I numeri elaborati dalla Cisl Romagna, in questo settore, parlano chiaro: 319 persone hanno lasciato il lavoro nei primi quattro mesi del 2022 (il dato è romagnolo), contro le 193 dello stesso periodo del 2021 e le 108 del 2020; in tutto il 2021, si sono registrate 857 dimissioni volontarie (di cui 522 donne, il 61%) e Rimini ‘pesa’ quasi la metà, il 43,7% (…)

Articolo tratto da Resto del Carlino

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