Due milioni di euro.
E’ questo il risarcimento chiesto dalla parte civile per i genitori di Elena Catalina Tanasa, la rumena 25enne morta il 27 febbraio 2011, in seguito al pugno sferrato dal compagno Cristian Vasile Lepsa, rumeno 25enne, accusato di omicidio volontario con dolo eventuale, maltrattamenti, lesioni, minacce aggravate e violazione di domicilio.
Una cifra che ha un valore simbolico, prima che materiale, come sottolinea la parte civile, consapevole che nulla potrà mai ripagare, i genitori, della perdita della figlia.
E’ stata inoltre chiesta conferma dell’impianto accusatorio che la scorsa udienza ha portato il pm Davide Ercolani ad avanzare la richiesta di 30 anni di reclusione, ponendo l’accento sui maltrattamenti che si sarebbe protratti da quando la donna aveva solo 17 anni.
Il motivo è sempre la gelosia.
La difesa ha chiesto di acquisire agli atti il diario clinico che l’imputato tiene in carcere, al fine di dimostrare tale patologia, richiesta accolta dal giudice.
La prossima udienza si svolgerà il 20 aprile.
Fonte: “Nuovo Quotidiano di Rimini” – www.nqnews.it