RASSEGNA STAMPA – Il provvedimento apre a nuove proroghe, ma resta il nodo irrisolto degli indennizzi. Emergono invece novità per i lavoratori stagionali
È entrato in vigore ieri il Decreto Infrazioni, il provvedimento varato dal Consiglio dei ministri lo scorso 4 settembre, che si propone di rispondere alle procedure di infrazione e pre-infrazione pendenti nei confronti dello Stato italiano. Pubblicato l’altro ieri nella Gazzetta Ufficiale, il decreto, ufficialmente denominato «Disposizioni urgenti per l’attuazione di obblighi derivanti da atti dell’Unione europea», ha già sollevato forti preoccupazioni nel settore delle concessioni balneari. Il punto più controverso riguarda la proroga delle concessioni balneari, che il decreto consente agli enti locali di prolungare fino al 30 settembre 2027. Questa possibilità, tuttavia, si scontra con diverse sentenze sia del Consiglio di Stato sia della Corte di giustizia dell’Unione europea, che hanno stabilito l’illegittimità delle proroghe automatiche. Gli enti locali, di fronte a questa scelta, si trovano quindi in una posizione di incertezza: usufruire della possibilità di prorogare le concessioni, rischiando però di violare la normativa europea, oppure avviare subito le gare per l’assegnazione dei titoli, senza però avere ancora definito le regole per gli indennizzi economici ai concessionari uscenti. Il nodo degli indennizzi resta un rebus irrisolto. Proprio il tema degli indennizzi rappresenta un altro nodo cruciale del decreto (…)
Articolo tratto da Resto del Carlino