Rimini: Conferenza stampa sportello contro violenza alle donne

Rimini: Conferenza stampa sportello contro violenza alle donne

Si è svolta questa mattina la conferenza stampa di
presentazione dei dati dello Sportello Dafne per l’anno 2010 ed il confronto
con quelli relativi al 2009.

Dati e commenti sono stati svolti dalla dottoressa
Maria Maffia Russo, direttore del Servizio di Psicologia dell’Ausl di Rimini
nonché responsabile dello Sportello Dafne e delle relativa rete.

Nel corso del 2010 sono state 286 le donne prese in
carico dal servizio (con un calo, fisiologico, rispetto alle 331 dell’anno
precedente).

Di queste, 19 erano in gravidanza e 113 hanno figli;
152 (pari al 53 per cento) sono italiane, le altre straniere (di 36 nazionalità
diverse); la loro età media è di 37 anni; 95 hanno un titolo di studio ma nonostante ciò sono 166 le donne che
hanno reddito assente o comunque insufficiente.

La violenza è stata, in 163 casi di tipo fisico (57
per cento di incidenza sul totale), in 13 casi sessuale (7,5 per cento), in 12
casi (7 per cento) di stalking, in 1 caso si è giunti all’omicidio; 98 i casi
di violenza combinata e quasi sempre presente è la violenza psicologica.

In 83
casi è stato possibile verificare precisamente le conseguenze fisiche delle
violenze: vi sono stati 51 casi di traumi contusivi ed ematomi, 17 di traumi
cranico e rachido-cervicali, 10 di escoriazioni ed abrasioni; 8 di fratture, 5
di algie; 2 di sintomi grastrointestinali.

Si aggiungono episodi di ansia, utilizzo di
anseolitici, disturbi alimentari, depressione, stress post-traumatico, pensieri
suicidiari.

Quanto all’autore di violenza, in 119 casi (il 69 per
cento) si è trattato del partner o del coniuge, in altri 33 casi (il 19 per
cento) dell’ex, quindi figli o parenti (11 casi), datori di lavoro (3), amici o
conoscenti (3). Nei 12 casi in cui l’autore di violenza è un estraneo, si è
trattato per lo più di violenza sessuale.

L’età media dell’autore di violenza (nei 169 casi
rilevati) è di 44 anni, nel 58 per cento dei casi è italiano, nel 76 per cento
dei casi è stabilmente occupato e con buona retribuzione.

In molti casi si tratta di persone che,
nell’infanzia, hanno subito violenza.

Capita spesso che le donne che subiscono
violenza abbiano un grado di scolarità più alta di chi usa loro violenza, e
questo, dentro la coppia, porta il maschio a rivendicare la sua superiorità ed
il suo potere con la forza fisica, picchiando o abusando sessualmente, oltre
alle angherie psicologiche.

Vi è, da parte dell’uomo, l’incapacità a
comunicare, se non con la violenza. 

Infine,
sono stati presentati i nuovi progetti dello Sportello Dafne per il 2011, la creazione di gruppi terapeutici
per le donne (da fine marzo) e la formazione anche per medici di famiglia e
pediatri.

Condividi


Per rimanere aggiornato su tutte le novità iscriviti alla newsletter

Quando invii il modulo, controlla la tua inbox per confermare l'iscrizione

Privacy Policy