Annalisa Boselli – Corriere Romagna: Povertà, 3mila riminesi alla Caritas /
L’ente diocesano presenta il nono rapporto cittadino: le persone in difficoltà sono 18.300 /
Chiedono soldi, si presentano per mangiare, oppure per vestirsi e fare una doccia
RIMINI. Sono tremila i residenti a Rimini che si sono rivolti alla Caritas, per chiedere soldi, per mangiare, per farsi una doccia. Circa trecento in più rispetto al 2010. Un dato che, se sommato ai 18.300 poveri che l’ente diocesano stima essere presenti in tutta la provincia, rende ragione di come ancora una volta la crisi stia producendo danni incalcolabili all’economia, andando a toccare elementi che finora tutto sommato hanno funzionato da ammortizzatori sociali: la famiglia e gli anziani. E’ questo il quadro tracciato dal nono rapporto sulla povertà relativo al 2012 dedicato al lavoro (e alla sua mancanza) come prima causa di povertà, redatto dalla Caritas e presentato ieri nella sede di via Madonna della Scala alla presenza di numerose autorità comprese le forze dell’ordine.
«In due anni sono aumentati di quasi un migliaio coloro che si sono rivolti alla Caritas, in tutto oltre 7mila – ha spiegato Isabella Mancino, responsabile dell’osservatorio -. E il dramma è che ci entra non riesce più a uscire».
Più della metà, infatti, torna, ma una percentuale così elevata (il 52,5%) non si era mai registrata. Sono aumentate le famiglie: il numero di persone in stato di disagio raggiunge circa le 18.300 unità. Tanti i bambini: 422.
«Il dato sconvolgente è che prima rivolgersi alla Caritas queste persone vivevano in un modo assolutamente normale: avevano una casa, delle piccole proprietà, magari anche un’attività economica». (…)
Ascolta il giornale radio di oggi