L’altro ieri si è presentato alla sbarra del tribunale di Rimini il dottor Vittorio Bianchi.
Durante il processo c’è stato un confronto tra l’esperto nominato dal giudice e quello della difesa.
Il dottore riminese si è sempre difeso sostenendo che i farmaci che aveva prescritto non erano sostanze proibite dalla legge ma solo vietate agli atleti in gara.
I periti nominati dal giudice contestano il suo operato perché la diagnosi fatta ai pazienti riportava una documentazione piuttosto scarsa e gli accertamenti fatti non erano sufficienti ad inquadrare la patologia di cui soffrivano.
L’esperto della difesa, invece, ha spiegato che il dottor Bianchi analizzava l’intero quadro del paziente perché quel tipo di ormone favoriva la fame e il benessere oltre alla crescita di ossa e muscoli.
Gli avvocati difensori dell’imputato hanno chiesto di sospendere il processo, in attesa della sentenza della Corte di Cassazione che dovrà decidere sulla loro richiesta di ricusazione del giudice.
Fonte: “Il Resto del Carlino”