Annamaria Gradara – Nuovo Quotidiano di Rimini: Modifiche al Piano di Salvaguardia della Balneazione. Vasche a Rimini sud. “Intervento unico in Italia” / Via tutti gli scarichi, si paga con le tariffe /
Dimezzamento dal 2016, eliminazione totale dal 2020. I costi passano da 133 a 154 milioni. Soldi da Hera e Romagna Acque. Bollette più salate per recuperarli: 50 euro in più in 6anni
RIMINI. Dimezzamento degli scarichi a mare entro il 2016, eliminazione di tutti gli scarichi (11 su 11) entro il 2020, con conseguente eliminazione totale dei divieti di balneazione, riduzione dell’88% dei carichi inquinanti in mare, con il residuo 12% reso sostanzialmente “innocuo”. Ci vorrà un po di tempo in più di quanto previsto inizialmente (due anni in più), e soprattutto qualche soldo in più. Ecco il Piano Fogne in versione aggiornata.
Il costo complessivo degli interventi passa da 133 a 154 milioni di euro: tolti i 43,1 milioni di interventi già finanziati (e avviati, si veda altro articolo), mancano all’appello 111 milioni. Soldi che in gran parte verranno recuperati attraverso un aumento della tariffa idrica per tutti i cittadini della provincia. Un aumento del 4,5% a partire dal 2015 e che sarà riproposto ogni anno fino al 2020. Un aumento che servirà a finanziare, oltre agli interventi sul sistema fognario di Rimini, interventi già previsti in altri comuni della provincia, per un totale di 58 milioni di euro. L’investimento complessivo sul territorio sarà dunque di 212 milioni di euro. A carico di Hera 95 milioni, 80 milioni a carico di Romagna Acque. I cittadini pagheranno in media 9 euro in più all’anno, circa 50 euro in più rispetto ad oggi a regime. La tariffa idrica passerà dagli attuali 1,9 euro al metro cubo a 2,5 euro nel 2020. La stessa che pagano già oggi i residenti nelle province di Forlì-Cesena e Ravenna (che gli interventi sul sistema depurativo e fognario li hanno già realizzati). (…)
