Corriere Romagna: Le primarie del 30 dicembre incoronano l’attuale leader provinciale e Tiziano Arlotti. Subito dopo il voto in febbraio si va al rinnovo delle cariche /
Pd, è aperta la corsa alla segreteria /
Emma Petitti lascia la guida del partito, subito i nomi di Fabio Galli e Marco Agosta
RIMINI. Neppure il tempo di brindare e festeggiare: il Pd comincia a pensare al dopo Emma Petitti. Il segretario provinciale va a Roma e a Rimini serve una nuova guida. Il congresso è rinviato a dopo il voto.
Il fatto. Domenica il Pd ha scelto i nomi di chi corre per le elezioni politiche di fine febbraio. Dalle urne delle primarie sono usciti i nomi di Emma Petitti (3.520 voti) e Tiziano Arlotti (2.994). Quindi Elisa Marchioni, il parlamentare uscente (2.435), Daniele Imola (1.634) e Roberto Biagini (1.399). Ora i candidati vengono inviati al Direttivo regionale a cui spetta il compito di compilare il listino, tenendo presente che alle donne viene garantito il 40 per cento dei seggi. Alla provincia di Rimini sono stati assicurati due posti buoni. Tocca quindi a Petitti e Arlotti. Pochissime le speranze di un ripescaggio per la Marchioni: tre riminesi a Roma forse sarebbero troppi, complicato “sacrificare” Arlotti sull’altare di una logica che al popolo delle primarie risulterebbe incomprensibile.
Si cambia. Un fatto è comunque certo. Emma Petitti è il segretario provinciale del Pd e necessariamente dopo le elezioni dovrà lasciare la guida del partito per dedicarsi anima e corpo al nuovo incarico. In Romagna è in buona compagnia, anche i colleghi di Ravenna, Forlì e Cesena sono nelle sue condizioni.
Contattata ieri mattina, la Petitti a domanda, risponde. «I tempi del cambio della segreteria li decideremo con il partito, siamo un collettivo». Significa che è necessario un raccordo con la segreteria regionale e che la stagione dei congressi è rinviata ovviamente a dopo il voto. In ogni caso serve un nuovo segretario.
Riparte la giostra. Mancano quindi un paio di mesi e tuto può succedere: le primarie per le politiche sono lì a dimostrare che le candidature vincenti sono nate praticamente in zona Cesarini.
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