Rimini. Ex Ogr a rischio chiusura dopo oltre 110 anni di attività, i sindacati: “50 dipendenti saranno licenziati, mentre altri 180 trasferiti”

Rimini. Ex Ogr a rischio chiusura dopo oltre 110 anni di attività, i sindacati: “50 dipendenti saranno licenziati, mentre altri 180 trasferiti”

Allarme ex Ogr, scatta la nuova protesta: “Rischio chiusura dopo oltre 110 anni”. I sindacati si mobilitano per i 230 dipendenti: “In 50 saranno licenziati e altri 180 trasferiti. Trenitalia rispetti gli accordi: deve riqualificare il sito, da anni fa solo piccola manutenzione”

ADRIANO CESPI – Una nube nera incombe sui 230 lavoratori dell’Officina manutenzione ciclica locomotive di Rimini (la storica Ogr). Che, senza un intervento risolutivo di Trenitalia, saranno costretti a vivere nella più totale incertezza, tra licenziamenti e trasferimenti di sede. Per questo Cgil-Cisl-Uil lanciano l’allarme e sollecitano immediati investimenti. Commenta Massimo Bellini, segretario provinciale Cgil trasporti: “Ogni anno la sede riminese perde personale. Nel 2022, ad esempio, tra pensionamenti e dimissioni sono usciti in undici, senza che l’azienda provvedesse a coprire quella carenza d’organico con altrettante assunzioni. È  evidente perciò che senza un piano di rilancio, da qui a qualche anno, a Trenitalia non resterà che chiudere l’Officina. Speriamo che non sia questa una strategia studiata. Perché altrimenti 50 lavoratori delle ditte appaltanti esterne perderanno il posto di lavoro, mentre gli altri 180, che sono in forza a Trenitalia, saranno trasferiti a Bologna, Foggia o Foligno, sedi ferroviarie dove ci sono le sedi dell’Officina per le manutenzioni a composizione bloccata”. (…)

Articolo tratto da Corriere Romagna

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