NQ di Rimini: Ieri l’udienza in Tribunale sulla revoca richiesta dal Commissario. Il rischio è di ricominciare da zero / Cmv, concordato appeso a un filo / Un cavillo sul pagamento di una mensilità di stipendi potrebbe far saltare tutto / Immobili per 120 milioni e 150 dipendenti. Nicolini: “Confidiamo nel buon senso”
RIMINI. Ore decisive per il Gruppo Cmv. Ieri era fissata in Tribunale l’udienza sulla revoca del concordato richiesta dal commissario giudiziale Michele Fesani. Il collegio giudicante si è riservato di decidere. E tutto per un pagamento di stipendi ai dipendenti e contributi previdenziali effettuato pochi giorni dopo la richiesta del concordato stesso. Un incredibile “cavillo” tecnico-procedurale che rischia di mandare all’aria l’intera operazione. Dunque bisognerà attendere qualche giorno per capire se il concordato già ottenuto dal colosso cooperativo del settore costruzioni può fare il suo corso, oppure se verrà revocato, costringendo dunque l’azienda con sede a Verucchio a ripresentare un nuovo piano, con tempi incerti e nuovi costi da sostenere. (…)
