Sergio Cingolani – Nuovo Quotidiano di Rimini: Ad estate inoltrata la gran parte dei bagnini non è ancora riuscita ad ottenere l’ok all’autorizzazione paesaggistica /
In spiaggia vince la burocrazia /
Stabilimenti balneari senza giochi, pedane, gazebo. E i turisti si lamentano. Vanni: “Domande esaminate, ma manca la certificazione”. Mussoni: “Non se ne può più”
RIMINI. Nonostante la quasi
totalità delle pratiche sia stata esaminata, solo una piccola parte ha concluso definitivamente il proprio iter e si è tramutata in autorizzazione: poco più di una ventina su un totale di circa 150 domande presentate. Con il risultato che, benché la stagione estiva sia partita ormai da alcune settimane, la maggior parte degli stabilimenti balneari riminesi è ancora priva dei giochi per bambini, dei campi da beach volley o beach tennis e dei gazebo. “Per quanto ci riguarda abbiamo consegnato tutte le domande entro la fine di giugno ma, al momento, le autorizzazioni rilasciate ai nostri operatori sono pochissime – spiega Mauro Vanni, presidente della Cooperativa bagnini Rimini Sud -. Credo la maggior parte delle domande esaminate dalla Conferenza dei servizi avrà esito positivo, ma fino a quando i titolari degli stabi- limenti balneari non riceveranno materialmente dall’amministrazione comunale la documentazione non sarà possibile procedere all’installazione delle strutture. Ciò significa che non siamo ancora in grado di offrire ai nostri clienti, riminesi e turisti, un servizio completo. Diversi utenti si sono lamentati della situazione, in particolare i disabili. Molto dipende dalla burocrazia che, tra pratiche e documentazioni varie, di certo non si può dire abbia tempi celeri ma davvero ci auguriamo il tutto si possa risolvere nel giro di pochi giorni. (…)
