Rimini. I bagnini non ci stanno: in rivolta contro l’Imu su cabine e ombrelloni. Corriere Romagna

Rimini. I bagnini non ci stanno: in rivolta contro l’Imu su cabine e ombrelloni. Corriere Romagna

Corriere Romagna: Le associazioni di categoria cadono dalle nuvole: quella dell’assessore Roberto Biagini è una proposta assolutamente folle, fuori dalla realtà /
Bagnini: con l’Imu ci rimette il turismo /
Il Comune chiede di tassare cabine e ombrelloni, operatori balneari subito in rivolta

RIMINI. L’avvertimento è chiaro: se sulla spiaggia aumenta la pressione fiscale, i costi si scaricano sul turista e la riviera delle vacanze non ci guadagna. I bagnini non solo chiudono la cassa a doppia mandata, ma lanciano un avvertimento sibillino. E l’Imu applicata a cabine e ombrelloni parte male.
Il fatto. L’assessore al demanio Roberto Biagini (Pd) offre alla campagna elettorale un gustoso tema di discussione: i chioschi-bar pagano l’Imu, bisognerebbe fare in modo accadesse lo stesso per le cabine dei bagnini e per gli ombrelloni. In intesi: la sabbia è di tutti, produce reddito, giusto applicare un tributo. L’onorevole (ricandidato) del Pdl, Sergio Pizzolante si scaglia subito contro il Pd (altro articolo in pagina).
Bagno uno. Mauro Vanni è il presidente della cooperativa Rimini Sud. «Casco dalle nuvole – esordisce -. Tutti sanno che le cabine sono precarie e di facile rimozione, non possono essere accatastate e quindi non si paga l’Imu.

 

 

 

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