Patrizia Cupo – Corriere Romagna: «Grave danno economico e di immagine» /
Indignati i sindaci Pironi e Cecchini che annunciano una dura protesta contro Trenitalia /
L’assessore Mirra spera siano ripristinate almeno le corse dei fine settimana
RICCIONE. Sorpresa, amarezza, rabbia. All’indomani della notizia della soppressione delle fermate di Riccione e Cattolica del Freccia rossa, si sollevano sindaci e Provincia: «Creati danni agli albergatori. Una decisione che si ritorcerà come un boomerang». Piero Cecchini e Massimo Pironi, primi cittadini di Cattolica e Riccione, si mostrano indignati di fronte alla decisione di Trenitalia e annunciano «azioni di protesta», anche attraverso la mobilitazione dei parlamentari della zona. Più pacato, ma comunque duro, l’assessore provinciale alla Mobilità, Vincenzo Mirra, che spera in un «ripristino delle due fermate annullate, almeno per i weekend della stagione estiva». La Freccia rossa Milano-Ancona avrebbe dovuto fermarsi a Cattolica e Riccione già da oggi, eppure Trenitalia ha deciso la soppressione delle due tappe senza avvisare gli amministratori: «La consapevolezza di come fossero già tante le prenotazioni per sabato 15, 22 e 29 giugno, con fermata Riccione e Cattolica, dimostra quanto l’offerta avesse trovato
Lo staff di Aquafan
fan, si può dire che aspettavamo da mesi questo momento. Veniamo da quando siamo bambini, siamo abbonati al Parco da anni».
riscontro nell’utenza e quindi ci lascia per questo doppiamente sorpresi – ricordano i due sindaci in una nota congiunta -. L’offerta di Trenitalia era stata inglobata in alcuni pacchetti vacanza ed iniziative dei nostri operatori che oggi si trovano oltre alla beffa anche un danno economico e di immagini nei confronti di aveva scelto di raggiungere in treno le nostre località». (…)
