Luca Cassiani – Corriere Romagna: Processione per il lavoro
in locali, bar e ristoranti:
«Ci provano sei al giorno»
RIMINI. Tutti in fila per un posto nei bar e nei ristoranti della città. Da quando la crisi ha iniziato a picchiare duro, le richieste di un lavoro nei locali si sono moltiplicate. E se fino a due anni fa gli aspiranti lavoratori si presentavano con il contagocce, negli ultimi mesi il fenomeno è in costante crescita. Tanto che in alcune giornate a presentarsi alla porta con il curriculum in mano arrivano anche 6-7 persone.
«Purtroppo, da due anni a questa parte, il numero di richieste è aumentato di molto. Nell’ultimo anno si è intensificato ancora di più – spiega Loris Cerbara direttore dell’Antica Caffetteria di piazza Tre Martiri -. Mi dispiace davvero perché so cosa vuol dire e se dipendesse da me li assumerei tutti: ma non è possibile».
A chiedere un posto sono soprattutto i giovani, indistintamente ragazzi e ragazze, molti studenti frai 25 e i 30 anni. Ma non mancano neppure i 50enni. E, fenomeno cambiato negli ultimi tempi, a mettersi in coda sono tornati anche i riminesi.
«Dopo la stagione estiva la fila è continua –
afferma Claudio titolare del Caffè Pascucci di viale Vespucci -. Ci sono giorni in cui vengono quattro persone, altri in cui non si presenta nessuno, altri ancora però arriviamo a quota 6-7. C’è gente di tutte le età, anche signori più attempati, ma in generale le donne sono di più. Chiedono ogni tipo di lavoro: cameriere, barista, lavapiatti, addetto alle pulizie. Non sono pochi quelli che non hanno mai lavorato in un bar. E se prima si vedevano solo gli stranieri, adesso ci sono parecchi riminesi». (…)
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