Luca Colombo, gestore del Caravaggio, non sa proprio se, a settembre, riaprirà il locale dopo essere stato vittima di un pestaggio da parte di un gruppo di extracomunitari ubriachi mercoledì scorso.
“Noi gestori siamo continuamente additati come la causa dei problemi di ordine pubblico nella zona della Vecchia Pescheria – si sfoga Colombo – ma in realtà siamo l’ultimo baluardo della legalità in quella che è diventata una terra di nessuno. Quelli che mi hanno aggredito sono i componenti della stessa banda che ha ormai messo le tende nel centro storico: un gruppetto di extracomunitari che stazionano sotto i portici del Comune e arrivano già ubriachi nei locali. Quando poi ci rifiutiamo di dare loro ancora da bere, diventano delle vere e proprie furie e se la prendono con chi gli capita a tiro. Quella sera io sono stato aggredito alle spalle e sono rimasto svenuto per mezz’ora; a mio padre 62enne non hanno esitato a spaccargli una bottiglia in testa e, una volta a terra, hanno continuato ad infierire. A noi gestori mancano gli strumenti per mettere un freno a questi personaggi che hanno trasformato il salotto di Rimini in uno stato di degrado che, con l’arrivo dell’estate, è destinato ad aumentare ancora di più. E’ inutile che le forze dell’ordine arrivino ad inizio serata e vadano via dopo l’una di notte. Se al degrado si aggiunge il calo degli incassi e l’aumento dei costi d’affitto, il centro storico riminese è destinato a morire. Dei tanti locali che animavano la Vecchia Pescheria, solo 4 sono rimasti aperti”.
Fonte: (corsivo) “Nuovo Quotidiano di Rimini” – www.nqnews.it