Rimini Inter-Vista. Il giornalista Paolo Facciotto reintegrato, condannato Gianni Celli de La Voce

Rimini Inter-Vista. Il giornalista Paolo Facciotto reintegrato, condannato Gianni Celli de La Voce

Inter-Vista: Rimini | LaVoce: condannato Celli, reintegrato Facciotto

iRIMINI. La notizia arriva dall’Associazione della stampa dell’Emilia Romagna (Aser). “Giovanni Celli, legale rappresentante della Editrice La Voce che edita il quotidiano “La Voce di Romagna”, è stato condannato per condotta antisindacale ai sensi dell’art. 28 legge n. 300/1970 in seguito al ricorso presentato al Tribunale di Rimini dalla presidente dell’Associazione stampa dell’Emilia-Romagna (Aser) Serena Bersani”. 

Ad assistere il sindacato sono stati gli avvocati Alberto Piccinini del Foro di Bologna, Gianni Scenna e Massimiliano Gessaroli del Foro di Rimini. Si contestava, in pratica, “l’antisindacalità del licenziamento del giornalista della Voce Paolo Facciotto, membro del comitato di redazione, non solo per motivi di forma (mancata richiesta del nulla osta all’Associazione di stampa competente come previsto dall’art. 34 del Cnlg) ma soprattutto perché si riteneva che l’estromissione del collega fosse stata determinata dalla sua attività sindacale in redazione in seguito al mancato pagamento di molte mensilità, conflittuale con l’editore e ampiamente documentata”. 

A giudicare la condotta dell’editore è stato il giudice del lavoro Antonio Stanislao Fiduccia che, udite ieri le parti, ha oggi emesso la sentenza secondo cui “è accertata la condotta antisindacale posta in essere dalla Editrice La Voce srl”. Il giudice ha quindi ordinato al legale rappresentante della società, ovvero a Giovanni Celli “di cessare immediatamente dal comportamento illegittimo e di rimuoverne gli effetti”. In pratica il giudica ha quindi dichiarato “nullo e inefficace il licenziamento di Paolo Facciotto, riordinandone “l’immediata integrazione nel posto di lavoro”. La condanna impone alla pubblicazione del decreto sul quotidiano La Voce di Romagna nell’edizione del 2 settembre 2014 e al pagamento delle spese legali sostenute dall’Aser. (…)

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