Luca Cassiani di Corriere Romagna: L’amministrazione spiega: «Il confronto politico è durato un anno e mezzo: adesso si parte in via sperimentale. Per gli operatori spese minime» /
«Tassa obbligata per sostenere il turismo» /
Brasini: capisco le difficoltà degli hotel ma non giustifico accuse scomposte e pretestuose
RIMINI. Lunedì 1o ottobre entra in vigore la contestata imposta di soggiorno. Martedì scorso al teatro Novelli gli albergatori hanno scatenato un putiferio per dire no al balzello sulle vacanze. Ma il Comune (per ora) non cambia strada.
Assessore Gianluca Brasini (bilancio), perché avete deciso di applicare la tassa di soggiorno?
«L’imposta è il frutto di una lunga discussione politica iniziata nel 2011 e proseguita sino al luglio 2012. Se Rimini vuole rimanere un distretto turistico importante ha necessità di risorse maggiori rispetto a una città normale». (…)
Che idea si è fatto del polverone che si è alzato?
«Capisco il momento difficile del sistema alberghiero e che ci siano molti dettagli ancora da chiarire, ma non giustifico le accuse scomposte e pretestuose che ci sono state rivolte. Però è quasi normale che, un momento plenario, porti all’esagerazione delle cose. Le polemiche non mi hanno stupito».
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