Corriere Romagna: Spiagge, caos sulla missione a Bruxelles /
Associazioni in rivolta: si doveva prima studiare la Spagna. Pizzolante: così com’è non passa /
Il governo sembra intenzionato a presentare il decreto che era stato “congelato”
RIMINI. Concessioni balneari da rinnovare, aste pubbliche e caso Spagna che invece pare evitare la scure della Bolkestein. Alla vigilia della missione a Bruxelles dell’esecutivo (in programma domani, salvo imprevisti dell’ultima ora), scoppia di nuovo un pandemonio. Perchè? Le categorie non si fidano e chiedono certezze.L’Unione europea vieta il rinnovo automatico delle concessioni demaniali, la Bolkestein impone l’evidenza pubblica (le aste, per capirci) a partire dal 2016. Il governo ha pronto un decreto “redatto” a quattro mani con Regioni, parlamentari e associazioni di categoria nel quale si mette in campo una sorta di paracadute a tutela del vecchio concessionario: si prevede infatti di tenere in considerazione la professio- nalità acquisita negli anni, valutata nell’ordine del quaranta per cento. Prevista anche una sorta di buonuscita per chi si troverà con un pugno di mosche in mano. Tutto era pronto, finchè è scoppiato il caso Spagna: concessioni prorogate per 75 anni, niente Bolkestein e addio aste pubbliche. Gli onorevoli Sergio Pizzolante (Pdl) ed Elisa Marchioni (Pd) da un incontro con il ministro Piero Gnudi ottengono la rassicurazione che il governo a Bruxelles (l’incontro è previsto per domani) va a studiare il teorema spagnolo per applicarlo anche all’Italia. (…)
