Rimini. London Philharmonic Orchestra alla Sagra Malatestiana di Rimini

Rimini. London Philharmonic Orchestra alla Sagra Malatestiana di Rimini

Terzo appuntamento con i Concerti Sinfonici della 65a Sagra Musicale Malatestiana di Rimini. Giovedì 4 settembre alle ore 21 arriva all’Auditorium Sala della Piazza del Palacongressi di Rimini (via della Fiera, 23) la London Philharmonic Orchestra guidata da Vladimir Jurowski, suo direttore stabile dal 2007.

L’Orchestra, considerata tra le migliori in ambito internazionale e tra le più dinamiche e all’avanguardia del Regno Unito, è stata fondata da Sir Thomas Beecham nel 1932. Parallelamente alle sue esibizioni nelle sale concerti, incide anche colonne sonore per film e videogame, possiede una propria casa discografica di successo, e migliora la vita di migliaia di persone ogni anno, grazie ad attività rivolte alle scuole e alle comunità locali. La serata apre con il Concerto in si minore per violoncello e orchestra nr. 2 in si minore op. 104 di Antonin Dvorak affidato all’archetto del norvegese Truls Mork, vincitore del Norwegian Critic’s Prize nel 2011 e del Sibelius Prize nel 2010. Il Concerto di Dvorak fu scritto espressamente per il virtuoso Hanus Wihan, violoncellista del Quartetto boemo e amico del compositore. Terminato alla fine del suo secondo soggiorno americano, fra il novembre 1894 e il febbraio 1895, a New York, fu eseguito la prima volta a Londra il 19 marzo 1896, sotto la direzione dell’autore e nell’interpretazione solistica di Leo Stern. È una delle opere più intense di Dvorak che sfrutta  tutte le possibilità sonore e virtuosistiche  del violoncello (Mork suonerà il raro Esquire di Domenico Montagnana del 1723) e sorprende per la sua grande varietà timbrica, soprattutto nella regione acuta dove non sembrano esserci confini.

Nella seconda parte della serata la London Philharmonic Orchestra diretta da Jurowski interpretarà la Sinfonia n. 4 in mi minore di Johannes Brahms, eseguita per la prima volta il 25 ottobre 1895 a Meiningen diretta dallo stesso autore. Definita elegiaca o tragica, offre quattro movimenti estremamente rilevati e forti. Malgrado lo scetticismo di Brahms, che non la considerava un’opera di facile presa sul pubblico, la Quarta Sinfonia suscitò immediata ammirazione nel pubblico, che si ripetè puntualmente ad ogni esecuzione di una tournée in Germania e Olanda. [c.s]


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