Rimini. Minacce con la katana per riscuotere ingenti debiti di droga

Rimini. Minacce con la katana per riscuotere ingenti debiti di droga

Rassegna stampa – Operazione dei carabinieri. Smantellata organizzazione criminale ben radicata in tre aree del territorio tra Pesaro e Rimini Undici gli arresti e trentacinque indagati nella maxi inchiesta.

Con loro era meglio non avere conti in sospeso, visto che per riscuotere i debiti di droga non andavano tanto per il sottile: un pagatore insolvente, che doveva loro parecchi soldi, sarebbe stato minacciato addirittura con una katana. Violenti, spietati, pronti a tutto: è l’identikit della rete di spacciatori che operava in prevalenza nell’entroterra della provincia di Pesaro – Urbino, con sortite però anche in provincia di Rimini, specialmente in Valconca, facendo piovere cocaina, hashish e marijuana nei piccoli borghi o nelle strade di Riccione. Un giro d’affari dal valore di centinaia di migliaia di euro, che però è stato stroncato dai carabinieri della compagnia di Urbino, con il supporto del comando provinciale, della compagnia di Riccione e del nucleo cinofili di Pesaro. Le misure cautelari emesse dal gip del tribunale di Urbino, su richiesta della Procura, hanno coinvolto undici persone, di cui sei sono state condotte in carcere, quattro poste agli arresti domiciliari e una sottoposta all’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. Tra gli arrestati spicca un giovane di 22 anni, di origine macedone, bloccato a Colli al Metauro, insieme a quattro uomini di origine marocchina, di età compresa tra i 24 e i 39 anni. Nei guai un nordafricano di 27 anni residente in Valconca e un riminese di 34 anni: il primo si trova al momento in carcere, il secondo ai domiciliari. (…)

Articolo tratto da Il Resto del Carlino

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