Corriere Romagna: L’onorevole Emma Petitti: andiamo a congresso subito guai ad abbandonare il Pd
RIMINI. Non ha votato Marini e ha scritto sì per Prodi e Napolitano. “Emma Petitti è deputato del Pd, però a differenza di Tiziano Arlotti è anche segretario provinciale dimissionario. Per la prima volta da quando è stata eletta indica i tempi e la strada della sua successione: si va a congresso entro l’estate (fra maggio e giugno). Subito dopo il voto in molti (Gnassi e Vitali in primis) avevano invocato l’apertura delle urne congressuali, senza successo. Oggi la base del partito freme e impone un passaggio rapido nei Circoli. Tempo pochi giorni e riparte la stagione dei congressi.
Prima di tutto, però, serve un esecutivo nazionale. «Tecnico o politico – spiega l’onorevole Petitti – dovrà essere un governo guidato da una persona di centrosinistra. Finora abbiamo lasciato la leadership della discussione a Grillo o Berlusconi, riprendiamola noi, parlando subito di temi urgenti. Nei primi cento giorni: lavoro, no all’innalzamento dell’Iva, sconti fiscali per chi assume, semplificazione normativa, sblocco del Patto di stabilità. Abbattimento della burocrazia. Lotta a tutto campo all’evasione fiscale. Legge elettorale , dimezzamento dei parlamentari e superamento del bicameralismo perfetto. Subito. E poi voto. Possiamo farlo, abbiamo un ampio gruppo parlamentare alla Camera, Scelta civica è disponibile a collaborare. Sfidiamo M5S su quei punti, se diranno no se ne assumeranno la responsabilità». (…)
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