Rimini, Pantani: parla il procuratore capo Giovagnoli

Rimini, Pantani: parla il procuratore capo Giovagnoli

Il Resto del Carlino Rimini: La svolta. Il procuratore capo Paolo Giovagnoli / «E’ un atto dovuto, studieremo l’esposto»

«E’ un atto  dovuto, leggeremo le carte e poi vedremo». Il procuratore capo di Rimini, Paolo Giovagnoli, spiega che l’apertura del nuovo fascicolo è scattata per l’esposto presentato dagli avvocati della famiglia, e se ne occuperà insieme al sostituto, Elisa Milocco. «Le indagini difensive parlano di incongruenze — dice Giovagnoli — andremo a verificare se davvero ce ne sono. L’esposto dice che è stato ammazzato, ma non è chiaro chi sarebbe il colpevole».

Non si sbilancia nemmeno il giovane sostituto, sul cui tavolo è arrivato la ‘patata bollente’. «L’ipotesi di reato — precisa la Milocco — è di omicidio volontario, secondo l’esposto Pantani sarebbe stato obbligato ad assumere stupefacenti e le lesioni sarebbero state procurate da terzi. Per il momento, le indagini non sono ancora state assegnate a nessuna forza di polizia. Devo ancora leggermi l’esposto».

Nessun commento, invece, da Paolo Gengarelli, che condusse le indagini che portarono al processo. Più volte, nel corso di questi anni, era stato interpellato dai giornalisti ogni volta che mamma Tonina gridava al complotto, e si era sempre limitato a ribattere che l’inchiesta era stata fatta nel migliore dei modi. «Non ho niente da dire — risponde tranquillo — sto zitto come sempre».

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