Federico Rossi – Nuovo Quotidiano di Rimini: Meglio le vendite per le pasticcerie artigianali. Vecchi: “Colombe a ruba ma a prezzi contenuti”. Soriani: “Ma il guadagno non è come una volta” /
Nell’uovo di Pasqua c’è la crisi /
Negli scaffali dei supermercati ancora prodotti invenduti / “I clienti cercano quelli in offerta, o vanno agli iper”
RIMINI. Pasqua all’insegna dell’austerità anche per i riminesi? Non per tutti. In tanti infatti anche quest’anno non hanno voluto rinunciare ai tradizionali dolci pasquali, uova e colombe in testa. A beneficiarne soprattutto panifici e pasticcerie, mentre per i supermercati le difficoltà sono decisamente maggiori, con un calo, in alcuni casi persino tracollo, delle vendite, in particolare delle uova. “Chissà forse i riminesi non vogliono rinunciare, nonostante la crisi, alla tradizione almeno quando si parla di prodotto artigianali – ipotizza la titolare della pasticceria Soriani -. Per quanto ci riguarda infatti le vendite di uova, colombe e pagnotte sono andate benone. Certo non possiamo dire che guadagniamo come in passato – chi prima ad esempio spendeva 100 ora spende 50 – ma certo non ci possiamo lamentare. Anche considerando i nostri prezzi, che magari possono essere più alti che da altre parti: 30 euro al chilo per una colomba confezionata che diventano 40-45 in caso di prodotti più sofisticati”. Prezzi un po’ più bassi, 22 euro al chilo ad esempio per una pagnotta pasquale, qualcosa in più per una colomba
alla pasticceria Vecchi, ma identico risultato, scaffali ormai quasi vuoti: “Le colombe in particolare sono andate a ruba – esclama la titolare – Ancora oggi (ieri, ndr) ci sono arrivate diverse ordinazioni. Merito della qualità dei nostri prodotti ma anche dei prezzi assolutamente accessibili, che abbiamo mantenuto tra l’altro in linea con quelli dello scorso anno”. (…)
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