Anna De Martino, Nuovo Quotidiano di Rimini (www.nqnews.it): Al centro della querelle il prezioso quadro attribuito ad un pittore del XVII secolo / Guai per il padre della Falchi / L’uomo indagato per falsa testimonianza dopo la denuncia di un medico
Indagato
dalla Procura di Rimini per
falsa testimonianza, l’antiquario
Benito Falchi, padre
della nota soubrette romagnola
Anna Falchi. Ieri mattina
davanti al Gip di Rimini,
Stefania Di Rienzo, la prima
udienza per un’indagine
partita in seguito all’esposto
di un noto medico riminese
col vezzo di collezionare
opere d’arte.
Nell’esposto
accolto dalla Procura, il medico
impugnava la testimonianza
di Falchi nell’ambito
di una causa civile, intentata
dal ministero dei Beni Culturali
che pretendeva la restituzione
di un quadro di
Bernardo Strozzi, (pittore
del ‘600 detto il Cappuccino)
e per la precisione della “Cena
in Emmaus”, su tela del
XVII secolo.
[…]
Ieri in
udienza, difeso dall’avvocato
Andrea Muratori, Falchi,
71 anni e che ora vive in Liguria,
ha espresso la volontà
di rilasciare spontanee dichiarazioni,
ammettendo di
aver intrattenuto col medico
di Rimini rapporti commerciali
e che se in ambito civile
aveva disconosciuto la firma
era stato perché gli era stato
chiesto se quell’assegno era
riferibile ad uno Strozzi, tele
mai trattate dall’antiquario.
L’udienza è stata aggiornata
al 23 maggio.
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