Sarà la riminese Erika Tasini, giovane regista di cinema e di teatro trapiantata negli Stati Uniti, ad accompagnare, martedì 20 dicembre (ore 21 presso la Cineteca di Rimini, ingresso libero), la proiezione di “An African Election”, il documentario di cui ha curato la sceneggiatura assieme ai registi Jarreth e Kevin Merz.
Il film, vincitore di numerosi premi internazionali e in concorso al Sundance Festival, ricostruisce gli ultimi giorni delle elezioni presidenziali del 2008 in Ghana e quello che mostra è la nascita di una democrazia, la messa a punto, travagliata ma anche esaltante, dei meccanismi fondamentali di uno stato democratico.
Un entusiasmo che contagia anche la macchina da presa, in continua mobilità con lunghe carrellate on the road.
L’inizio è da reportage giornalistico, poi l’evoluzione incredibile della vicenda imprime al film, suddiviso in capitoli, il ritmo serrato di un thriller, con continui colpi di scena e un finale mozzafiato.
A contendersi la presidenza, i candidati dei due principali schieramenti politici; ma il vero protagonista del documentario è il popolo ghanese, ripreso spesso in campo lungo, sullo sfondo, ma di cui si trasmette la straordinaria voglia di partecipazione e l’orgoglio, anche commovente, di stare rappresentando il sogno di speranza e di libertà di tutto il continente africano.
Erika Tasini ha conseguito un Master in Regia a UCLA, California, dove ha vissuto tra il 1994 e il 2008. I film da lei scritti e realizzati sono stati selezionati in rassegne internazionali quali Sundance, Locarno, la Cinematheque Francaise, Edimburgo e Torino, dove sia “WINTER SEA” che “CHRONICLES OF IMPECCABLE SPORTSMANSHIP”, già presentati alla Cineteca di Rimini, sono stati premiati. Per la messa in scena teatrale, Erika Tasini è stata nominata al premio teatrale Sherwood per artisti emergenti (Center Theatre Group, Los Angeles). Con il regista Jarreth Merz, ha scritto il lungometraggio “AN AFRICAN ELECTION”, distribuito nei cinema inglesi e americani ed attualmente in lizza per l’Independent Spirit Award 2012 come miglior documentario.