Nuovo Quotidiano di Rimini: L’operazione anti-prostituzione è scattata in diverse città italiane: ai vertici dell’organizzazione donne orientali / Il mercato del sesso parla cinese / Sgominata una rete di sfruttatori che si serviva di moderni call center / Blitz della Polizia in abitazioni e in un residence: quattordici arresti
RIMINI – Lo sfruttamento della prostituzione segue il progresso tecnologico. Utilizza siti internet e call center. E allarga il proprio raggio d’azione in tutt’Italia. Dal nord al centro Italia. Da Milano a Rimini. Fino alla creazione di vere e proprie reti organizzative che, per offrire al cliente le prestazioni di giovani lucciole orientali, danno vita a delle vere e proprie aziende del sesso. Finite tutte in mano cinese, con la gestione affidata a donne, qualcuna in collaborazione col proprio marito o compagno, che dal 2011 a ieri, quando sono scattati gli arresti, hanno operato in diverse città italiane, da Pogliano Milanese, in provincia di Milano, a Brescia, Bologna, Parma, Modena, Reggio Emilia, Forlì, fino a Rimini.
Bastava una chiamata fatta ad un numero di cellulare pubblicato su siti internet specializzati in annunci personali e dall’altro capo rispondeva direttamente una dei capi, la maitresse, che, raccolta la prestazione richiesta dal cliente, ne stabiliva il prezzo e indicava l’indirizzo per l’incontro. La donna, poi, avvertiva la lucciola già pronta nel bordello presente nella città più vicina al voglioso telefonista delle richieste da soddisfare e dei soldi da chiedere. In attesa della telefonata successiva. Un vera e propria catena di montaggio, insomma, che operava 24 su 24 e che settimanalmente portava nelle casse dell’organizzazione tra le 4 e le 5 mila euro a ragazza (…)
